Il Rischio Sismico (R), rappresenta la probabilità che un fenomeno naturale o indotto dalle attività dell’uomo, possa causare danni alla popolazione, agli insediamenti abitativi e produttivi e alle infrastrutture, all’interno di una indicata area, in un determinato periodo temporale. In questo caso il rischio sismico è definito attraverso la seguente formula:
R = P x V x E
– Pericolosità sismica (P), probabilità che in un determinato intervallo di tempo si verifichino eventi di una data magnitudo in una data zona, con i conseguenti effetti in termini di scuotimento del suolo e di possibili effetti cosismici
– Vulnerabilità sismica (V), propensione delle costruzioni a danneggiarsi a causa dello scuotimento sismico
– Esposizione (E), “valore” di esposizione al rischio, espresso in termini di persone e cose

Le Strategie di mitigazione Rischio Sismico (CLE) studiano le condizioni strutturali minime di un insediamento urbano che devono essere garantite, per consentire una efficace gestione dell’emergenza sismica.
Successivamente al sisma de L’Aquila (2009), è stato messo in campo il “Piano Nazionale per la prevenzione del rischio sismico” di cui all’art. 11 del Decreto Legge n. 39/2009, convertito nella Legge n. 77/2009, che individua un Fondo specifico volto alla prevenzione del rischio sismico, mediante la concessione alle Regioni di contributi per la realizzazione degli studi di Microzonazione Sismica.
Attraverso questi studi, è possibile individuare e caratterizzare le zone stabili, le zone stabili soggette ad amplificazione locale e le zone suscettibili ad instabilità, quali frane, rotture della superficie per faglie e liquefazioni dinamiche del terreno.
I dati e le informazioni raccolte a seguito degli eventi sismici degli ultimi 30 anni, comprovavano come le caratteristiche locali del territorio possano alterare in maniera evidente l’azione sismica rendendo indispensabile e obbligatori gli studi di MS come supporto alle attività di progettazione e di ricostruzione.
In base alle indicazioni fornite dal Gruppo di Lavoro del Dipartimento della Protezione civile (1998), si è provveduto a riclassificare le zone sismiche e a modificare radicalmente, metodi e criteri per la progettazione in zona sismica di edifici, ponti ed opere di fondazione e di sostegno dei terreni, intervenendo non soltanto sulla modifica del parametro P, ma anche V, introducendo l’obbligo della verifica sismica sugli edifici pubblici e strategici entro 5 anni dell’entrata in vigore della stessa.
GECO Consulting s.r.l., grazie a tecnici abilitati per l’emergenza sismica, rilievo del danno e valutazione stabilità sismica, è in grado di seguire gli Enti Pubblici e le aziende per tutte le pratiche occorrenti la progettazione civile, industriale e verifiche di stabilità.